La dinastia dei maestri vetrai Riedel  conta un susseguirsi di eventi e scoperte rivoluzionarie e sotto Maximilian J. Riedel continua a modernizzare l’industria vetraria contemporanea, sotto il segno del design funzionale

Tutto comincia nel 1756, quando Johann Leopold fonda la prima fabbrica vetraia Riedel, immersa nella foresta della Boemia settentrionale. I prodotti Riedel si differenziarono subito per la grande qualità e per l’introduzione di nuovi colori, nelle tonalità del verde e del giallo, ottenuti per effetto dell’uso dell’uranio. Nel  1849 Josef diventa noto come il “Re del Cristallo” e introduce delle fornaci a gas alimentate a carbone, mettendo fine così al disboscamento delle foreste; successivamente Josef Junior sviluppa una macchina per meccanizzare l’estrazione delle aste e dei cilindri impiegati per la produzione di perle con uno spessore da uno a quattro millimetri.

 

Tra il 1951 e il 1956 la sorte della famiglia Riedel si intreccia con quella degli Swarovski, e Claus rileva, grazie al loro aiuto, la fabbrica Tiroler Glashütte e la trasforma nell’odierna vetreria Riedel. Corre l’anno 1961, quando Claus inventa raffinati e sottili calici da vino dallo stile essenziale, appositamente studiati nella forma per esaltare le qualità organolettiche specifiche di ciascun vitigno, coniugando così fini edonistici e funzionali in un unico prodotto.

La cultura mondiale del calice per il vino subisce una svolta definitiva con il lancio nel 1973 di "Sommeliers", una collezione di calici lavorati a mano che ottiene riconoscimenti in tutto il mondo. Georg Riedel  introduce poi la collezione "Vinum", calici lavorati a macchina e dal prezzo accessibile. Georg sviluppa calici specifici per esaltare ciascun vitigno, viaggiando in tutto il mondo e tenendo laboratori di degustazione con sommelier di fama internazionale.

Arriviamo ai giorni nostri, quando Maximilian Riedel introduce nel 2004 una rivoluzionaria serie di bicchieri in cristallo senza stelo della serie “O”, vincendo il Good Design Award per la creazione del decanter “O” Thumbs Up, e del “O” Stemless Tasting Glass. Maximilian ha ricevuto riconoscimenti e premi dal Museum of Modern Art, dal MoMa di San Francisco, dal Corning Museum of Glass, dalla Maison et Objet Paris, da Wine Spectator e da Wine Enthusiast. Celebri la serie "Eve" del 2008, il primo decanter per la doppia decantazione, a forma di cobra, che consente l’aereazione del vino sia quando questo scorre nelle spire d'entrata che in quelle d’uscita; la serie "Bird" con la quali vince il Red Dot Design Award nel 2009 con Paloma, Swan  e Flamingo, e nel 2011 la collezione di decanter  ", Black Mamba e Green Mamba" che ha stabilito il record come decanter per vino più “veloce” in commercio, in grado di areare il vino 18,5 volte più rapidamente di ogni altro.

Mamba ha permesso a Maximilian di vincere un altro premio  Good Design Award dal Chicago Athaeneum Museum of Architecture and Design. Ogni anno Riedel organizza degustazioni, realizzate in forma di seminario e grazie alle società commerciali di proprietà in USA, Canada, Germania, Regno Unito, Giappone, Australia e in Cina, il commercio familiare ha raggiunto la presenza sul mercato in 125 paesi. Rispettati dai migliori vinicoltori e sommelier di tutto il mondo e da critici influenti come Robert M. Parker e Michel Bettane, la famiglia di mastri vetrai austriaci ha contribuito al piacere degli amanti del vino negli ultimi 50 anni in modo più incisivo di qualunque altra dinastia di produttori vitivinicoli.

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