Inoltrandosi nella suggestiva isola di Murano si giunge allo Spazio Venini, un luogo magico dove si respira la storia di una grande passione, di una famiglia di maestri vetrai che dal 1921 realizzano sogni di vetro. L’azienda collabora sin dall’inizio con artisti e architetti del calibro di Carlo Scarpa  e Gio Ponti, supera periodi bui e difficili come la guerra ed il grande incendio che colpisce la fabbrica nel 1972 e risorge più forte e motivata. Venini  punta su pittori e artisti d’avanguardia come Banfi, Belgiojoso, Peressuti e Rogers, Toni Zuccheri e Tapio Wirkkala Alessandro Mendini, Ettore Sottsass Gae Aulenti, Mario Bellini, Timo Sarpaneva e  Fulvio Bianconi , Rodolfo Dordoni,e poi ancora Tadao Ando, Fabio Novembre, Luca Nichetto, Gaetano Pesce, Matteo Thun, Harri Koskinen, Ronan e Erwan Bourroullec, Napoleone Martinuzzi .

La lista di collaboratori illustri dell’azienda è lunghissima, ognuno di loro ha contribuito con autenticità ed eccellenza alla realizzazione di opere dal design audace e originale, rendendo universali le tradizioni artigianali dell'isola di Murano. Nel 2009 nasce il Museo Venini, archivio di disegni, immagini e prototipi della storica azienda. Corre l’anno 2011 e Venini spegne le sue prime 90 candeline; per l’evento si organizza un progetto espositivo itinerante che ha coinvolto alcune tra le più importanti istituzioni in tutto il mondo come il Museo del Vetro di Murano, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, il Shanghai Museum of Glass e il Museo Bagatti Valsecchi di Milano.

Entrare nella Fornace Venini è un’esperienza unica e forte, la sabbia raffinata viene mescolata con preziosi minerali, la tecnica dei Maestri Vetrai si traduce in forme eleganti e autentiche oggi come un secolo fa.

Tecniche particolari come la lavorazione degli Opalini, ottenuta “incamiciando” il vetro lattimo con un vetro o più vetri sottili trasparenti e colorati; i Balloton, ottenuti con l’utilizzo di uno stampo in metallo con all’interno delle punte a piccola piramide a base quadrata, per generare oggetti con un effetto a rilievo incrociato.

E poi ancora la tecnica dell’Incalmo, nella quale si accoppiano due forme soffiate lungo la circonferenza; l’antica tecnica delle Murrine, unione di canne di vetro di vario colore formate da un disegno prestabilito che sono poi riscaldate fino a formare una canna unica, tagliata, soffiata e lavorata secondo il disegno prestabilito; i Battuti, dove il vetro battuto è caratterizzato da una superficie molata in modo da realizzare innumerevoli piccoli segni irregolari adiacenti e paralleli.

“ Nella mia memoria, sono da sempre depositati i fantasmi della inconfondibile identità della Venini.

Quando lavoro per questa nobile azienda cerco sempre di collegarmi al mistero degli archetipi che hanno condotto a un così preciso stile, lungo una così lunga storia e cerco di provarne una interpretazione. Mi sembra che il gusto Venini sia frutto di un magico dosaggio creatosi nel tempo, fra alcune tecniche esclusive, alcuni eccezionali artisti inventori di forme, e la scelta di certi colori. Questa tradizione e questi confini sono la magica formula di Venini.

L’hortus conclusus Venini fa parte delle meraviglie dell’umanità. Calma e saggezza di un chiaro artigianato, puro e intatto nel tempo, incorruttibile dalla violenza delle mode, un esempio e una testimonianza di perfezione.”

Alessandro Mendini

Venini è Classici, Collezioni d’autore, Tradizione, Edizioni limitate ed Architetture di luce, scopri tutte le collezioni nel nostro e-shop.