Un percorso di ricerca e di attesa, una conoscenza approfondita dell’autore e la sapienza artigianale: quello del brand  House of Finn Juhl è un approccio filologico al progetto e non un meccanico processo produttivo. Con questo metodo, l’azienda che possiede i diritti esclusivi di riproduzione degli arredi disegnati dal designer danese Finn Juhl, ha affrontato la riedizione di uno dei suoi progetti più iconici: la serie  FJ 53 , rieditandola come sedia e sofà a due posti. Questa operazione ha un significato particolare nella storia dell’azienda: quando nel 1999 la vedova di Finn Juhl gli concesse i diritti per la produzione degli arredi da lui disegnati, escluse la FJ 53, che all’epoca era prodotta da un’azienda giapponese. E oggi che quella partnership è cessata, House of Finn Juhl è subentrata e ha deciso di rilanciare la FJ 53 in una versione ancora più ricercata e fedele all’idea originaria del progettista.

FJ 53 by House of Juhl

La linea può essere considerata come l’archetipo del design danese: linee rigorose ed essenziali, funzionalità e leggerezza, materiali lavorati con rispetto e senza fronzoli. FJ 53 conferma la scelta ricorrente di Finn Juhl, e marchio di riconoscimento dei suoi lavori, di separare in modo netto gli elementi portanti, in questo caso in massello di noce, dagli elementi imbottiti. Questa giustapposizione, crea, in particolare in questo progetto, un movimento di linee decorativo e a tratti ironico: seguendo la linea delle gambe ci accorgiamo infatti che la sua forma cambia quando si trasforma in braccioli dal profilo affusolato e ancora più sottile, aggraziato. Un dettaglio di stile ma anche un segno di attenzione al comfort della sedia, attenzione confermata anche dall’avvolgente schienale che inclinandosi dolcemente all’indietro, invita ad un composto relax.

FJ 53 detail by House of Juhl

La morbidezza degli elementi in tappezzeria e la misurata spigolosità degli elementi portanti convivono in perfetto equilibrio, trasmettendo l’idea di un arredo solido ma accogliente, essenziale ma completo. La struttura valorizza il legno e la sua lavorazione. Nell’edizione originale si trattava di teak e palissandro, oggi si tratta di noce americano oppure quercia europea, entrambi lavorati in Giappone, mentre la tappezzeria, in tessuto o pelle è lavorata in Danimarca.

FJ 53 chair by House of Juhl

Nel riprendere in mano il progetto, l’azienda ha voluto recuperare un dettaglio d’autore, la possibilità di aggiungere un cuscino: questa soluzione appariva solo in un acquarello dipinto da Finn Juhl nel 1953 ma non era stata adottata nelle successive produzioni. Il cuscino può essere realizzato anche in colori diversi rispetto agli elementi fissi della tappezzeria, per ampliare ulteriormente la possibilità di interpretazione e di abbinamento.

FJ 53 sofa by House of Juhl

Un omaggio fedele dunque alla cultura progettuale del designer che restituisce vita a un’icona indiscussa del design danese del ‘900. Il risultato è un ensemble perfetto sia in un salotto di casa che in uno spazio contract raffinato. Poltrone e divano hanno infatti un ingombro contenuto ma un carattere forte e pur restando fedeli al rigore formale tipico dell’arredo moderno danese, riescono a trasmettere calore e assicurare comfort.

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