A cosa serve una libreria oggi, che leggiamo poco e soprattutto da dispositivi elettronici? È ancora uno dei primi arredi a cui si pensa quando si progetta l’interno di una casa? Ebbene, si, perché abbiamo ancora bisogno di questo elemento di arredo nelle nostre case e nei nostri studi, per accogliere i nostri libri da collezione, e altri oggetti e perché no, dispositivi elettronici dal design accattivante. Ne abbiamo bisogno perché “arredano” soprattutto se la nostra scelta ricade su determinati esempi di design del ‘900, come quelli che vedremo a breve. Ne abbiamo bisogno, infine, perché sono versatili e si adattano alla zona giorno, così come alla zona notte, per non parlare della zona studio. La libreria è l’arredo dell’altezza: svetta su tutti gli altri mobili, valorizzando lo spazio in tutta la sua pienezza, rendendolo vissuto e accogliente e allo stesso tempo organizzato e ben scandito. E se ne avverte l’assenza, quando ci si ritrova in ambienti che ne sono ingenuamente privi. Ma come si fa a scegliere la libreria più adatta al nostro spazio? Il primo aspetto da considerare è l’ingombro, in relazione alla posizione in cui sarà collocata. Il secondo aspetto è la funzione: abbiamo bisogno di integrare elementi contenitori? O magari una piccola scrivania a ribalta? Oppure vogliamo che sia tutta a giorno, con i classici scaffali paralleli? Dobbiamo poi considerare il materiale e le finiture e l’eventuale colore. E queste sono solo le prime variabili a partire dalle quali valutare la nostra scelta. Oggi, approfondiamo due librerie che hanno fatto scuola e possono rappresentare una valida opzione e una sicura ispirazione: Infinito di  Franco Albini Nuvola Rossa di Vico Magistretti , entrambe in produzione da  Cassina .

835 Infinito by Cassina

Libreria 835 Infinito di Franco Albini per Poggi e poi Cassina

Disegnata nel 1956 da Franco Albini, la libreria era prodotta inizialmente dall’azienda Poggi, che con Albini aveva uno stretto rapporto di collaborazione. Poggi fu una delle prime aziende ad essere rappresentate nel negozio C&B di Via Durini a Milano, di proprietà di Cassina e Busnelli, oggi showroom Cassina. Ed è proprio Cassina, oggi, a produrre la libreria Infinito, così come altri arredi originariamente disegnati da Albini per Poggi. La libreria è componibile ed è retta da montanti a pavimento e soffitto e non necessita di essere ancorata a parete. Oltre alle classiche mensole, presenta contenitori ad ante battenti e a ribalta. Proposta in frassino naturale, tinto nero e noce canaletto, può essere assemblata all’infinito. La libreria è presente nella collezione permanente della Triennale di Milano.

 

114 Nuvola Rossa by Cassina

Libreria 114 Nuvola Rossa di Vico Magistretti per Cassina

La libreria Nuvola Rossa fu disegnata da Vico Magistretti per Cassina nel 1977 eppure non appare minimamente datata. Del resto, lo stesso Magistretti amava ripetere che il buon design è fatto per durare. L’ispirazione per Magistretti è una scala aperta e a ben vedere, sembra proprio che le mensole poggino sugli scalini. La struttura è pieghevole e questa è la caratteristica, forse, più distintiva del progetto, insieme all’assenza di fianchi. La forma, che ricorda un compasso, è un altro elemento di forte riconoscibilità di questa libreria che si presta molto bene a fungere da divisorio tra due ambienti, proprio grazie alla sua leggerezza e armonia di forme. È proposta in faggio naturale oppure laccato bianco, nero oppure rosso. Esiste anche in essenza noce canaletto.

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