Oltre trecento eventi tra mostre, istallazioni, workshop, inaugurazioni di showroom e tanto altro. È anche così che Milano torna ad essere capitale della creatività. O almeno ci prova, con tutte le sue forze. Fino al 10 ottobre, le vie della città meneghina ospitano infatti Milano Design City: una sorta di design week autunnale (anche se tecnicamente le settimane sono due) pensata per sostenere l'arredamento made in Italy, quest'anno orfano del Salone del mobile, e allo stesso tempo rilanciare Milano come punto di riferimento per la cultura del progetto. Tra le tante iniziative in calendario, ecco le mostre da non perdere.

In copertina Poltrona  Proust di Alessandro Mendini , 1978, Atelier Mendini. Foto di Gianluca Di Ioia.

Nelle mani delle donne

Thammada by Paola Navone

Nell'immagine: Thammada, installazione site specific di Paola Navone.

Oak by Adriana Lohmann for Slide For Life

Nell'immagine:Oak, appendiabiti, Adriana Lohmann per Slide For Life

Superstudio mette al centro della sua programmazione la creatività femminile tra arte, design, architettura e artigianato. Lo fa con “Nelle mani delle donne”: un progetto espositivo composto da due mostre complementari. “I fiori della materia”, a cura di Gisella Borioli, riunisce designer e architette di età e background differenti che presentano il proprio lavoro con oggetti di arredo, scultura e architettura. “Narcisi fragili”, invece, a cura di Sabino Maria Frassà, è un approfondimento sulla bellezza e sulla precarietà dell'esistenza umana.

Dove: MyOwnGallery, Superstudio Più, via Tortona 27 bis

Memphis. Il colore degli oggetti

Loop by Roxanne Cepeda

Quarant'anni fa Ettore Sottsass e un gruppo di giovani architetti, tra cui Michele De Lucchi, Alessandro Mendini e Andrea Branzi, rivoluzionavano l’idea di fare progetto con il gruppo Memphis. Un grande fenomeno culturale degli anni Ottanta a cui la School of Design dell'Istituto Marangoni dedica la mostra “Memphis. Il colore degli oggetti”.

Dove: Istituto Marangoni Milano Design, via Cerva 24

Totem e tabù ovvero il mondo capovolto

HoperAperta by Maurizio Barberis

Nella cornice di Palazzo Recalcati, la piattaforma culturale Hoperaperta presenta la mostra “Totem e tabù ovvero il mondo capovolto”: una collezione di installazioni e oggetti concepiti come pezzi unici che reinterpretano la relazione tra le figure totemiche e i tabù estetici nel mondo contemporaneo, tra la struttura degli oggetti d’uso e l’immaginario dell’opera d’arte. Un progetto a cura di Patrizia Catalano e Maurizio Barberis che vede la partecipazione di otto autori.

Dove: Palazzo Recalcati, via Amedei 8

Tropical Milan

Tropical Milan

Immagine di Ofer Kantor.

Veganesimo, sostenibilità e surriscaldamento globale sono al centro di Tropical Milano: un'installazione immersiva del designer israeliano Erez Nevi Pana. Ospitata nel cortile di Cesare Correnti 14, nel distretto 5Vie, porta il visitatore in un ambiente simile a una giungla per raccontare problemi come l'umidità estrema e l'invasione delle zanzare, spiegare i danni dovuti dalla monocoltura sbagliata e mostrare oggetti sostenibili realizzati con materiali come foglie di banana o bambù.

Dove: via Cesare Correnti 14

Triennale di Milano

Triennale Milano

Nell'immagine:  UP_6 di  Gaetano Pesce 1969 B&B Italia . Foto di Gianluca Di Ioia.

Il design italiano raccontato da chi lo vive ogni giorno. È il progetto di Triennale Milano, che fino al 9 ottobre propone una serie di visite gratuite al Museo del design italiano condotte da guide d’eccezione: Joseph Grima, direttore museo; Chiara Alessi, critica e curatrice; Marva Griffin, ideatrice e curatrice del Salone Satellite; Cristina Morozzi, critica e curatrice; Gabriele Neri, docente; Fabio Novembre, architetto e designer; Italo Rota, architetto e designer.

Dove: Triennale Milano, viale Alemagna 6

We are nature

We are nature

Curata da Rossana Orlandi e ospitata nel chiostro del Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci, “We are nature” di Planet Farms è un percorso narrativo ed esperienziale con l'obiettivo di raccontare cos'è una vertical farming e spiegarne i benefici per l’uomo e la natura.

Dove: Museo nazionale scienza e tecnologia Leonardo da Vinci, via San Vittore 21.

Articolo scritto per Mohd da Ilenia Carlesimo, giornalista collaboratrice de La Repubblica.

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