Tacchini reinterpreta il tema della libertà creativa nella nuova collezione 2020

Il tema del volo come metafora della libertà creativa rappresenta i prodotti della nuova collezione 2020 di Tacchini , emblema dell’emancipazione dalle mode passeggere e celebrazione di un intuito creativo atemporale e decontestualizzato. Collocata nella vasta distesa dell’Aero Club torinese, ai piedi delle Alpi, luogo di intersezione tra l’applicazione del rigore ingegneristico e l’arte di saper osservare il mondo da prospettive non convenzionali, la collezione di Tacchini dialoga con l’architettura disciplinata del club aeronautico, enfatizzando le sagome morbide degli imbottiti e dei complementi a contrasto con la geometria ordinata degli hangar e delle torri di controllo. Tacchini rivela la cultura della bellezza che si fonda su ricerca e progetto, idee, arti e persone, e mette in mostra la doppia anima del marchio: il comfort della tradizione del passato, l’eccellenza artigianale che da sempre rende Tacchini un punto di riferimento nel panorama del Made in Italy e ne delinea i valori fondanti, e la visione innovativa proiettata al futuro, guidata dall’ideale puro della creatività in tutte le sue forme, e volta a trasformarsi costantemente alla ricerca di orizzonti ancora inesplorati.

Polar Alcove è un sistema di sedute ispirato ai blocchi di ghiaccio che fluttuano nelle acque dei mari del Nord. Volumi abbondanti e tagli obliqui formano isole di totale relax grazie al nuovo schienale alto che crea uno spazio appartato e intimo. La seduta può essere inoltre dotata di un accessorio, la porta USB, rendendola un alleato strategico per ritagliarsi il massimo comfort ma senza rinunciare ai vantaggi della tecnologia contemporanea.

Addentrandosi in un tour immaginario di nuovi scenari creativi, si entra nello straordinario ecosistema urbano che sono i Sassi di Matera. Il sistema componibile Matera firmato dal designer maltese Gordon Guillaumier , è composto da elementi imbottiti dai volumi pieni, utilizzabili singolarmente oppure intersecati tra loro. La composizione si completa con piani d’appoggio in legno, marmo oppure rivestiti in tessuto, dotati di caricatori wireless nel punto d’incontro tra le sedute. La famiglia Matera è progettata per aree contract con l’intento di creare sedute informali che diventano isole di conversazione, attesa, incontro e lavoro.

Five to Nine (in copertina), firmato da Studiopepe , nasce ispirandosi agli arredi che tradizionalmente componevano gli atelier degli artisti del primo ‘900. Composto da una serie di cuscini a rullo disposti lungo tutta la sua longitudine, questo daybed gioca con l'espressività dei suoi volumi grazie anche ai possibili rivestimenti: in pelle, strizza l’occhio allo stile essenziale del Bauhaus, in velluto mohair avvolge e coccola.

Organico e dinamico nelle forme, il nuovo Julep, del designer Jonas Wagell , è un naturale ampliamento della gamma best seller già a catalogo, sia in termini di funzionalità che di estetica. Il modello aggiornato nelle dimensioni e dalle qualità asimmetriche ancora più pronunciate, assume l’aspetto di una chaise-longue, a cui è abbinato un pouf circolare ancora più grande e avvolgente.

Già best seller del marchio, i tavolini Soap di Gordon Guillaumier  assumono una veste ancora più contemporanea grazie alle due nuove finiture in legno e metallo, che vanno ad aggiungersi alla versione originaria con top in marmo. Arredi dall’eleganza discreta, i tavolini sono disponibili in due configurazioni e si prestano ad arricchire spazi domestici così come contract.

La collezione Tacchini Edizioni offre una curata selezione di complementi d’autore, prodotti di illuminazione e piccoli arredi che interagiscono con lo spazio architettonico circostante in una narrazione garbata, completando gli scorci domestici con delicata eleganza. La lampada A.D.A., ideata dal grande maestro Umberto Riva , nasce da una forma semplice e deve la sua forza al materiale: la vetroresina, che lascia intravedere le fibre di cui è composta, dando così consistenza alla luce. L’anfora Aqua Regis prende il nome dalla famosa soluzione alchemica in grado di sciogliere l’oro. In semi refrattaria ingobbiata e realizzata al tornio, l’anfora presenta una struttura morbida con una sola ampia ansa laterale, con un ampio piano d’appoggio alla base.

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