La scelta del tavolo da pranzo è importante. Che vada nel dining o in un'area del living, il tavolo deve rispondere a canoni sia estetici che funzionali. Perché, sempre più, non è solo il luogo attorno al quale ci si riunisce per cenare con la famiglia e gli amici, ma il centro della casa, dove si lavora o semplicemente si fanno i compiti.

Ecco perché il tavolo da pranzo può essere considerato un vero e proprio investimento. I fattori da considerare per sceglierlo sono tanti e spaziano dalla forma ai materiali. Il più comune è quello rettangolare, più lineare e facile da collocare nello spazio. Ma noi vogliamo proporvi una scelta alternativa: il tavolo da pranzo rotondo. Preparatevi ad accogliere i vostri ospiti, quanti ne volete, senza problemi di disposizione e senza l'imbarazzo del "capotavola".

Soluzioni come Asterias di Patricia Urquiola per Molteni&C sono dichiarazioni di stile, estremamente decorative ma anche funzionali: al centro, questo generoso tavolo rotondo (il diametro del top è 160 o 180 cm) dispone di un accessorio tanto caro agli asiatici, il piatto girevole noto come Lazy Susan, che vi permetterà di godervi la cena senza preoccuparvi di passare continuamente i piatti ai commensali.

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Preparatevi ad abbellire il vostro ambiente con un elemento d'arredo pratico ma anche scultoreo, dalla linea morbida, ideale per una cena ma anche un meeting, e perfetto per chi in casa ha anche delle piccole pesti.

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Per scegliere il vostro tavolo, tenete a mente innanzitutto l'ingombro e le dimensioni della stanza. Tra il tavolo e le pareti o gli altri mobili è necessario lasciare circa 80 centimetri, mentre la zona di passaggio deve essere almeno di 120 centimetri. Ciascun commensale deve avere a disposizione almeno 60 cm per potersi muovere comodamente: quindi, la larghezza minima del top per un tavolo da quattro persone è di 80 cm, da otto di 150 cm.

Quanto ai materiali del tavolo da pranzo, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Certo, lo stile deve uniformarsi al resto dell'ambiente, ma è importante considerare anche l'uso ed evitare superfici più delicate se il tavolo diventa anche piano di lavoro. Il legno massello è una delle scelte più robuste e affascinanti: garantisce durevolezza e, nel tempo, si arricchisce della vostra storia. Ovalette di Ilmari Tapiovaara per Artek, ad esempio, è un classico del nordic design (anno 1954), dalle linee essenziali e sempreverdi, adatto altrettanto bene a uno stile classico e a uno moderno.

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Più spiccatamente contemporaneo, ma di ascendenza nordica e progettato infatti dal danese Jakob Wagner è Branch di Cappellini, contraddistinto da una base scultorea composta da una ramificazione di elementi d'alluminio. Il top è disponibile in mdf, rovere o cristallo, quest'ultimo perfetto negli spazi più piccoli, grazie alla sua presenza accennata e leggera.

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Novità 2017, Florence di New Works ha un nome italiano ma un design sempre scandinavo, semplice ed esteticamente attraente.

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Di diverso impatto visivo e indistruttibile, Tobi-Ishi di Edward Barber e Jay Osgerby per B&B Italia si ispira alle pietre ornamentali dei giardini giapponesi. Le sue due anime si svelano in base alla finitura che preferite: maestoso ed elegante in marmo (bianco Carrara o nero Marquinia), materico e "industrial" in legno e poliuretano trattati in "boiacca" di cemento, una sorta di pelle superficiale, coloratissimo quando è laccato.

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Restiamo in Italia con l'ormai iconico Air di Lago, che abbina legno e cristallo in modo insolito, invertendo il tradizionale rapporto tra pieni e vuoti puntando su un solido piano in legno grezzo Wildwood e delle gambe trasparenti in cristallo che amplificano la luminosità degli ambienti. La versione rotonda è una novità 2016.

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Se il vostro tavolo da pranzo è destinato a ospitare un numero decisamente alto di ospiti, non abbandonate le linee curve ma puntate sul tavolo ovale: vi garantirà un ingombro minore e un elevato numero di posti a sedere, senza nessuna gerarchia.

Il tavolo da pranzo Infinity di Stefano Bigi per Porada è una scultura ellittica composta da un top in cristallo, una base in metallo cromato e un sinuoso ed elegante intreccio di legno massello. Con arredi dalla bellezza universale come questo, le distinzioni tra classico e contemporaneo perdono di significato.

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Se cercate una forma decisamente più insolita, Jean Marie Massaud ha disegnato per B&B Italia il tavolo da pranzo che fa per voi: Seven, dal numero delle persone che può ospitare (3 sul lato più lungo, 2+2 sui lati rimanenti). Il top è in mdf ed è decorato con un'incisione a forma di "Y" in contrasto o ton sur ton.

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Abbiamo tenuto la sorpresa alla fine, per i più esigenti: la versione ottagonale del tavolo da pranzo Plinto di Andrea Parisio per Meridiani. Un "tondo sbagliato" con infinite personalità di personalizzazione delle finiture e delle basi.

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Se l'ambiente è piccolo potrete abbinare al tavolo da pranzo rotondo delle sedie trasparenti, contemporanee e visivamente "leggere"; se invece avete a disposizione un dining più spazioso potrete puntare su sedute di impatto. La scelta del tavolo rotondo si rivelerà comunque vincente.

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