La detrazione Irpef, meglio nota come Bonus Mobili, è stata prorogata!

Il Bonus Mobili è una detrazione fiscale per le opere di ristrutturazione edilizia. Consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 50% dell’importo speso, compreso l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), con un tetto massimo di € 10.000 di spesa (pari a € 5.000 detraibili).

L’acquisto deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2016. La Legge di Stabilità 2015, inoltre, introduce un nuovo bonus edicato alle coppie di giovani che acquistano casa, permettendo di detrarre fino a € 16.000 in acquisto di mobili. 

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative, dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Posso usufruirne tutte le persone fisiche che presentano dichiarazione dei redditi e pagano imposte allo Stato, purché abbiano eseguito un intervento di recupero del patrimonio edilizio di una unità immobiliare. Per interventi di recupero del patrimonio edilizio si intendono gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia. Gli arredi acquistati devono essere destinati all'unità immobiliare oggetto dell'intervento di recupero edilizio.

I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro sei mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

La detrazione per l’acquisto dei beni si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Unico persone fisiche).

La detrazione del 50%, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 euro (riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici). Questo limite riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Come per i lavori di ristrutturazione, per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifici bancari o postali, sui quali va indicato:  la causale del versamento (è quella attualmente utilizzata da banche e Poste Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione), il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici è consentito anche il pagamento mediante carte di credito o carte di debito.

Per il Bonus Giovani, invece, l'importo massimo è  € 16.000 e possono accervi tutte le coppie, anche di fatto, che acquistano la prima casa, in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni. Il nucleo deve essersi costituito da almeno tre anni e la condizione non è quella di una ristrutturazione edilizia (come nel caso del bonus mobili normale), ma l'aver acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale.

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