Histoire d’une icône: Sacco, l’iconica poltrona di Zanotta

Colorata, priva di struttura, leggera e, soprattutto, fuori dagli schemi: Sacco di Zanotta è la poltrona diventata simbolo del relax informale e del radical design. Avreste mai immaginato che un sacco di plastica pieno di palline in polistirolo espanso potesse diventare una poltrona? A quasi cinquant’anni dalla sua nascita, la seduta Lolita – questo il nome originale – continua ad affascinare per la sua forma anatomica, moderna e versatile, capace di adattarsi alla posizione assunta dalla persona che la usa.

L’ innovativa idea concepita da tre giovani progettisti torinesi Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro nel 1968, viene subito accolta dal coraggioso e anticonformista imprenditore Aurelio Zanotta, conquistando in breve tempo il mondo del design e il pubblico. Sacco sovverte il concetto di seduta tradizionale, riscrivendo le regole del comfort: ognuno può plasmarla a seconda delle proprie esigenze, poiché il suo corpo amorfo assume la forma del suo fruitore, accogliendolo piacevolmente. Inoltre, la poltrona è realizzata con materiali poveri che la rendono accessibile, eppure straordinariamente alla moda.

Icona intramontabile del design italiano, in grado di rinnovarsi di continuo, la poltrona “fagiolo” è testimonianza dell’arte e della cultura pop anche al cinema – fa la sua comparsa nelle gag di Paolo Villaggio come simbolo dell’inadeguatezza piccolo borghese in un mondo che sta cambiando. Grazie alla sua flessibilità e al suo design originale, nel 1970 Sacco vince il Compasso d’oro; due anni dopo viene esposta al MoMa di New York ed entra a far parte delle collezioni permanenti di numerosi importanti musei internazionali come: Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Museo del Design alla Triennale di Milano.

Considerata uno dei più grandi best-seller di tutti i tempi, Sacco è un pezzo d’arredo unico per stile e comodità. Sprovvista di sostegno, senza gambe né braccioli, rappresenta una nuova frontiera di relax: libera, ergonomica e rivoluzionaria. Da arredo simbolo di un’epoca irriverente e provocatoria, Sacco di Zanotta si è trasformata nel corso del tempo, arricchendo la gamma di colori, le dimensioni e i materiali: jeans, vera pelle e plastica. Le decorazioni, sempre più fantasiose, mostrano un altro aspetto di questo cambiamento: dalle stampe digitali alle scritte, dalle geometrie tridimensionali agli occhi in versione cartoon. Il modo migliore per rinnovarsi pur mantenendo intatta l’originalità e il comfort che l’hanno resa l’icona che tutti conosciamo.

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