Le interviste di MOHD: conversazione con Roberto Palomba

Una personalità di spicco nel panorama internazionale che si fa portavoce di una corrente contemporanea che non trascende tuttavia la tradizione, la storia e la cultura del design moderno. A testimonianza di ciò la collaborazione con brand storici protagonisti del design italiano, e in particolare il sodalizio con Poltrona Frau . Proprio dalla collaborazione con Poltrona Frau sono nati progetti che esprimono con grande coerenza stilistica uno stile senza età, incentrato sui valori contemporanei di benessere, condivisione e socialità e allo stesso tempo su imprescindibili principi di qualità, tradizione e artigianalità.

Dai Vostri progetti in collaborazione con Poltrona Frau, e più in generale quelli degli ultimi anni, si evince che alla base del concept vi sia la condivisione. Cosa accomuna i sistemi modulari Come Together, Let it Be, Get Back?

Oltre ai nomi ispirati dalle canzoni dei Beatles, e non è casuale, alla base di questi progetti c’era un’idea di comfort moderno e informale che esprimesse anche i valori di Poltrona Frau, questo era il il briefing da cui siamo partiti con l’azienda, trovare una faccia moderna a quelli che sono stati i valori che hanno pilotato la storia di Poltrona Frau, e lo abbiamo fatto anche attraverso il nostro stile, il nostro modo di vivere, il nostro modo di vedere le cose. Noi abbiamo lavorato sempre cercando di far stare bene le persone, quindi volevamo realizzare tre divani che in qualche modo raccontassero il nostro modo di vedere la vita con un’idea di living che facesse stare bene le persone che vi abitano.

Ogni progetto Poltrona Frau è un titolo di una canzone dei Beatles, John Lennon è di ispirazione per voi?

Sicuramente ognuna di queste canzoni contiene uno dei principi sui quali è stato pensato e costruito il progetto. Let it be  è stato il primo prodotto con cui abbiamo iniziato, proprio perché in questa canzone si parla di un lasciare andare, in qualche modo si accenna a un concetto di arresa, e quindi mi piaceva l’idea che in questo progetto ci fosse proprio l’immagine di rilassamento come “torno a casa stanco e mi arrendo sul mio meraviglioso divano e mi godo il mio relax”. Con  Come together invece abbiamo espresso il principio di condivisione con una penisola che abbraccia, e in Get Back, infine, c’è un ritornello che racconta il ritorno a casa, con questo concetto un po’ edonista del divano semplice, molto sottile che ti invita a tornare nel tuo posto, a stare nel tuo nido, sempre.

Qual è il materiale a cui vi sentite più vicini? C’è un materiale o una lavorazione con cui vi piacerebbe approcciarvi?

I materiali in questi 25 anni di lavoro li abbiamo utilizzati tutti, ogni materiale ha un’anima, ha un suo modo di essere lavorato, dalla ceramica al legno, dalla pelle al tessile, dall’oro al titanio, abbiamo veramente sperimentato tutti i tipi di elementi. Non vedo grandi differenze. A noi quello che affascina è il progetto, il materiale è il supporto fisico attraverso cui esprimiamo l’idea e dandole corpo.

Negli ultimi anni la sostenibilità è un tema molto sensibile. Nei vostri progetti c’è uno sguardo rivolto a questa tematica? Progettate anche in funzione della sostenibilità del prodotto in ogni sua fase produttiva?

Ci piace progettare prodotti durevoli, di grande qualità, preferiamo pensare che questi saranno ereditati e non smaltiti, ad esempio i nostri prodotti di pelle Poltrona Frau magari verranno restaurati per più generazioni, perché hanno una grande capacità di resistere alla obsolescenza. Dall’altro lato ci sono i temi ecologici, che nel mondo dell’arredo sono più delicati, perché è un settore molto complesso in quanto ci sono delle difficoltà intrinseche. Ci sono sicuramente delle regole da seguire e solo applicandole si possono ottenere esemplari che siano sostenibili dal punto di vista produttivo. Noi seguiamo questi criteri di produzione, molto spesso però questo aspetto non è così percepibile. Sta a chi propone il prodotto il compito di raccontare perché oltre ad essere bello è anche buono perché sostenibile.

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