È una storica azienda italiana ed è anche una delle più costanti nel presentare stili e tecnologie innovative: Lago, anche quest’anno, è stata protagonista del Salone del mobile con le sue nuove proposte, nel segno di una visionaria concretezza. Abbiamo chiesto a Daniele lago di raccontarcele e di commentare questa edizione della fiera.

Daniele Lago

Il progetto più dirompente di Lago, in questo salone,  è il tavolo Bold."Da parecchi anni lavoriamo sul piano della sospensione e della leggerezza e questo progetto va in questa direzione, sfidando in qualche modo le leggi della fisica, simulando un’ombra sul pavimento, con la gamba decentrata che a livello percettivo ti trasmette un senso di precarietà mentre invece è un sistema estremamente solido. Allo stesso tempo siamo riusciti a progettarlo in misure importanti per andare incontro alle richieste dei mercati esteri".

Lago 1

In che cosa la domanda estera si differenzia da quella interna?"Noi abbiamo sempre creduto al design come forma di linguaggio universale, quindi difficilmente cambiamo “mood” in base al mercato di destinazione e al paese. Sicuramente per il resto del mondo, presentiamo dei cataloghi e delle proposte in modo più semplificato, quindi ci differenziamo nel linguaggio usato per raccontare, ma non per il design".

Lago Salone del Mobile

Tra le innovazioni presentate quest’anno c’è il piano di cristallo effetto marmo, come si ottiene?"Si chiama X-glass ed è una pelle nuova che arriva dal mondo della stampa digitale su cristallo ed essendo estremamente versatile ci consente di utilizzarlo in vari tipi di arredo, non solo il tavolo. In totale abbiamo presentato circa 8 progetti nuovi, tra cui Plus, un divano nuovo che permette due altezze diverse dello schienale e il sistema di scaffalatura 45, composta da elementi costruiti a 45 gradi con filigrana in alluminio".

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Che idea ti sei fatto di questa edizione del salone e quali risultati ti aspetti?"Salone è in ottima forma e continua ad essere un evento che riesce ad attrarre tanta concretezza che arriva da tutte le parti del mondo. Per noi sarà sicuramente più estero perché abbiamo alle spalle un lavoro di un anno in questa direzione - il salone non si prepara ovviamente in qualche giorno – e per noi i risultati saranno più significativi in ambito internazionale piuttosto che domestico".

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Quali cambiamento prevedi nell’utilizzo degli arredi, nel futuro prossimo?"Lo spazio vitale dei prodotti è legato a ciò che succede intorno ad essi, noi l’anno scorso abbiamo inserito dei tag in tutti i prodotti Lago che consentono di instaurare un dialogo tra smartphone e oggetti. In un certo modo raccolgono le informazioni sull’utilizzo che si fa degli oggetti. Ad esempio in cucina, possono recepire ricette, e questo ci suggerisce che andiamo nella direzione di lasciare tracce di come pianifichiamo la nostra casa e di avere maggiore consapevolezza di come interagiamo con essa".

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