“Freedom is the only style. That is why I never speak about beauty or beautiful products but 'good products'. Nowadays, we have so many challenges; it is not really a priority to care for beauty. The only way for us is to focus on an ethic and ecological behaviour." - Philippe Starck

 

Philippe Starck : poliedrico, eclettico, originale. Raccontare uno dei designer del momento, forse tra i più noti e apprezzati nel panorama internazionale, che mette d’accordo brand e pubblico, non è semplice: c’è sempre il rischio di incorrere in qualcosa di già detto e di già visto. Correremo questo rischio, presentandovi "un architetto giapponese, uno scenografo americano, un designer industriale tedesco, un direttore artistico francese, un designer di mobili italiano", come modestamente si definisce lo stesso Starck.

Philippe Starck

Parigino, classe 1949, Starck non riesce a stare fermo: la sua idea di design democratico (il design deve migliorare la vita del maggior numero possibile di persone) lo spinge ad esplorare tutte le aree del disegno industriale, senza tralasciarne alcuna.

La produzione di Starck è quasi illimitata (e destinata a crescere, considerando la vena creativa del designer): dai prodotti di tutti i giorni, come spazzolini, spremiagrumi, tagliabiscotti, pasta (per Panzani), orologi, posateria, contenitori termici, giocattoli, bagni, televisori, radio, a scooters e yacht (come Venus, per Steve Jobs), passando per l’arredo di design e arrivando fino alla progettazione di quartieri ed edifici e al design d’interni di hotel, uffici, cafè, club e abitazioni private. Tra le case progettate da Starck, c’è anche la residenza dell’Eliseo per l’allora presidente Mitterand. E se vi steste chiedendo se Philippe Starck ha mai disegnato una turbina eolica...sì, il genio del design ha anche inventato delle pale eoliche domestiche, commercializzate dalla Pramac.

Le turbine eoliche di Philippe Starck

“Sovversivo, etico, ecologico, politico, umoristico… ecco come vedo il mio compito in qualità di designer.” - Philippe Starck

Tantissimi i premi e i riconoscimenti vinti dal designer: tra questi il Grand Prix National de la Création industrielle e l'Honor Award dell'American Institute of Architects, e molti altri ancora, a testimoniare una bravura tutta particolare che non ha eguali tra i suoi contemporanei. I musei si contendono le sue opere, tra cui il Vitra Design Museum, il Musée National d'Art Moderne, il Musée des Arts Décoratifs, il MOMA e il Design Museum di Londra.

Starck è anche il primo francese ad essere invitato alle conferenze TED (Technology, Entertainment & Design), che vedono tra gli speaker anche Bill Gates e Al Gore.

Philippe Starck

Collabora con i più importanti brand internazionali, tra cui Alessi, Kartell e Driade. Driade definisce così la vena artistica del visionario Starck: "Si esalta quando può compiere volteggi tra minimalismo e sfarzo, passare dalla gravità alla leggerezza mescolando sentimento e funzionalità, confondere humor e sovversione, disciplina e anticonformismo. Il culto per l'ambiguità gli offre quella libertà di azione e di invenzione di cui solo pochi sono capaci" 

Driade e Starck hanno un rapporto di lunga data: nel 1984, infatti, Arturo Del Punta Cristiani, agente Driade in Francia, introdusse un giovane Starck a Enrico Astori, permettendogli di presentare la sedia disegnata l’anno prima per il Cafè Costes. Da questo incontro ebbe il via la collaborazione tra Starck e Driade, celebrata dalla maison in un libro del 1992. Esplorando la produzione di Starck per Driade troviamo la poltroncina Toy, che sembra scavata in un monoblocco di polipropilene, confortevole e impilabile.

La poltroncina Toy per Driade

Iconica e senza tempo, la poltroncina Lord Yo è stata sapientemente rivisitata da Starck, con curve morbide e schienale rialzato: il rivestimento opzionale in piquet o cotone bianco ne esalta ancora di più le forme, rendendola comunque sempre riconoscibile.

La poltroncina Lord Yo

Kartell e Starck hanno dato il via ad un fruttuoso rapporto che include, tra gli altri, la famosa poltroncina Louis Ghost, in policarbonato trasparente, le sedie La Marie, i contenitori Ghost Busters e le nuove sedute Uncle Jim e Uncle Jack: poltrona e divano in un unico stampo a iniezione, esempio ardito di questo tipo di tecnologia.  

Uncle Jim e Uncle Jack per Kartell

Quasi un simbolo della collaborazione con Alessi , lo spremiagrumi Juicy Salif  è un vero e proprio oggetto di culto: fu disegnato da Starck su una tovaglietta da pizzeria, durante una vacanza al mare in Italia. In occasione del Salone del Mobile 2015, Juicy è stato festeggiato con un party esclusivo per il 25 esimo anniversario, con una riproduzione gigante autografata da Starck.

 

Nel portfolio di Starck non mancano le lampade, tra cui l’ironica Guns, progettata per Flos. Una vena umoristica pervade questa lampada dai tratti contemporanei, con un’arma da fuoco a sostenere il paralume.

La lampada Guns per Flos

"The best everyday example of relativity, the finest symptom of human intelligence, is humor. (...) Design without humor is not human. The word 'beautiful' does not mean anything. Only coherence counts. An object, design or not, is primarily an object that meets the parameters of human intelligence, which reconciles opposites. The lack of humor is the definition of vulgarity."  - Philippe Starck

 

Quali sono i vostri oggetti di design preferiti disegnati da Philippe Starck?