Orti urbani, boschi verticali, giardini condivisi: sarà forse il verde a ridisegnare le nostre città? È quello che auspica l’architetto e designer francese  Patrick Nadeau che della “vegetalizzazione urbana” ha fatto il suo manifesto. E a ragione, perché la necessità di ripristinare un equilibrio tra l’uomo e la natura è sotto gli occhi di tutti. Non dimentichiamoci, del resto, che l’uomo è esso stesso parte di un sistema naturale e non è dunque una forzatura, ritenere che sia giunto il momento di trovare nuovi modi per accoglierla nelle città e nelle case. È una sfida di notevole portata, per secoli l’uomo ha costruito per proteggersi dalla natura, e dagli altri uomini, erigendo edifici e spazi urbani in cui potersi sentire al sicuro, protetto dalle manifestazioni più intense e violente della natura. Ma questo progettare per proteggersi si è trasformato in progettare contro, aggredendo un ecosistema che si è indebolito a tal punto da diventare marginale. Cosa immaginare, oggi, per riportare armonia tra edificato e verde? Non si può certo pensare di radere al suolo le città e tornare a vivere nelle capanne, serve quindi una visione innovativa che ponga l’innovazione architettonica al servizio di una nuova idea di città e di casa in cui il verde ritrovi lo spazio necessario per esistere e consentire a noi di esistere bene. Patrick Nadeau ci racconta la sua idea, anche in vista del grande progetto di vegetalizzazione della Gare d’Austerlitz a Parigi.

Plant Bag by Patrick Nadeau

Perché, secondo lei, siamo arrivati a chiuderci dentro le nostre case (e le nostre città) lasciando fuori la natura?

È una domanda difficile, e non è semplice dare una risposta. Le case nascono per proteggere l’uomo dalle manifestazioni più violente e pericolose della natura, e probabilmente è questa la radice del fenomeno. Ma è molto legato anche al sistema produttivo del mondo attuale.

E perché, invece, dovremmo riaprire un canale di comunicazione e convivenza con la natura?

Non credo che abbiamo altra scelta. Le ragioni sono molteplici e si trasformano in molteplici modalità di reintroduzione del verde nelle nostre città. Prima di tutto dalla natura possono arrivare nuovi materiali da utilizzare per costruire. Inoltre, la natura è bellezza e contribuisce a migliorare in comfort di un ambiente. C’è, ovviamente, l’aspetto ecologico, che andando oltre l’ideologia, deve tener conto delle funzioni specifiche di determinate piante.

Plant Sac by Patrick Nadeau

La casa è un ambiente chiuso al contesto naturale, come possiamo renderlo, invece, permeabile e aperto ad esso?

Come dicevamo prima, le case sono nate per proteggere l’uomo dalla natura che può essere molto ostile e pericolosa. Quindi da questo punto di vista, riportare la natura nella casa è un po’ come mettersi il lupo nel letto, può essere molto pericoloso. Ma quando mettiamo delle piante in casa, non abbiamo nessun lupo, nessun leone, al massimo qualche moscerino. Secondo me, piuttosto, dobbiamo pensare a delle città in cui le architetture siano dei giardini. Come spazi intermedi tra la casa e la natura. In cui mescolare e riavvicinare le case e la natura. Quindi oggi, abbiamo bisogno di organizzare la natura, di utilizzarla come materiale per costruire.

A proposito di casa, come è nato il progetto delle Plant Sac e Plant Bag realizzato con  Authentics nel 2011?

Authentics mi ha chiamato e mi ha chiesto di lavorare su un sistema che consentisse di vegetalizzare gli interni della casa facilmente. Sono stato alla loro fabbrica e ho individuato un tessuto con cui abbiamo creato una borsa all’interno del quale abbiamo inserito un rivestimento a tenuta stagna riempito con granulato di argilla espansa che impedisce il ristagno e rilascia una quantità uniforme di umidità. Possono essere collocate sul pavimento, alla finestra, su un tavolo e nella versione sospesa consentono di essere combinate per creare una parete vegetale in casa, in modo facile e non troppo costoso.

 Plant Sac by Authentics

La vegetalizzazione della casa è importante tanto quanto la vegetalizzazione della città?

Io credo che la partita davvero importante sia la vegetalizzazione della città, in ballo ci sono molte più cose è il lavoro più interessante e importante della nostra epoca. In casa, la vegetalizzazione è importante perché è gradevole, ma non è vitale come nella città.

Qual è il progetto più importante su cui sta lavorando al momento?

La gare d’Austerlitz,a Parigi, che sarà completamente trasformata e il promotore vuole che tutte le parti della stazione e anche il suo quartiere siano interessati da un progetto di vegetalizzazione. Si tratta di un progetto molto complicato e sul quale c’è ancora massimo riserbo. E si prevedono 5 o 6 anni di lavoro ancora.

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle ultime tendenze del mondo del design.

Possiamo aiutarti? Il nostro servizio di progettazione è a tua disposizione per aiutarti ad arredare casa con uno stile unico: il tuo. Contattaci via mail a [email protected] o telefonando al numero +39.090.6258945.