Di cosa parliamo quando parliamo di qualità? Di dettagli che fanno la differenza? Troppo spesso ci si trova a parlare di ricerca, sviluppo, qualità uniti a ispirazione, materia e progettualità. Ma quante aziende possono veramente esprimere attraverso i loro prodotti tutto questo?

Poltrona Frau ” ci riesce, eccome.

Non starò qui a raccontarvi la storia di come è nata questa grande azienda, o ad elogiare i capolavori che tutt’oggi sono riconoscibili nelle case, alberghi e uffici di tutto il mondo. Voglio condividere con voi le sensazioni che ho provato parlando con chi la pelle la lavora tutti i giorni, con chi delle proprie mani ha imparato a fidarsi ed ha scoperto un mestiere.

Riconoscere e saper lavorare la pelle non è così semplice come si può pensare, dettagli che per noi comuni mortali sono talvolta banali, qui hanno una collocazione ben precisa. Fasi di lavorazioni descritte come un susseguirsi di gesti antichi, lenti e attenti che si ripetono in un ritmo senza tempo.

Non è solo “pelle”, è storia, è pensiero, è ricerca, è colore. Un brand che ha trovato il coraggio di scommettere su un unico materiale e che ha saputo renderlo unico.

Bianco, giallo, marrone, rosso, verde, blu, grigio e nero; pigmenti di colore che si fondono con la pelle per soddisfare le esigenze di molti e i capricci di pochi. Entrando al Museo Poltrona Frau è una parete con questo mix di colori che si alternano a catturare la mia attenzione. Una sequenza perfetta di sfumature che la terra ci offre, un viaggio emozionale, dove i sensi captano la magia che racchiude questo materiale dalle mille nuance.

Continuo il mio percorso. Sono rapita dalla maestria con cui è esaltato ogni singolo dettaglio.

Chester, un divano che racchiude 55 ore di accurata lavorazione per essere prodotto; legno massello, iuta, molle biconiche, crine vegetale, rivestimento capitonné, esperti artigiani che inseriscono ogni singolo bottone a mano.

Attraversando i corridoi ero come avvolta da un’esplosione di fragranze che si mixavano. Note dolci unite da accenti aspri e vibranti.

È un crescendo di progettualità e cura dei dettagli, si susseguono le “Icone” che hanno fatto e che continuano a fare la storia di Poltrona Frau. 1919, Lyra, Vanity Fair, Sanluca, Dezza, Antropovarius, Overtoure, Intervista.

Ed eccoci. Contemporaneità in una parola sola: Archibald.

Michele De Lucchi ha saputo esprimere tutti i valori che l’azienda vuole trasmettere a chi ha il piacere di avvicinarsi al mondo Poltrona Frau.

Poltrona Frau è anche Contract. Non è solo attraverso l’eleganza che esprime eccellenza, ma nello studio delle migliori prestazioni che una seduta deve offrire all’interno di un auditorium,

di un'automobile o di un treno.

Valori storici e mood contemporaneo, eleganza, comfort e prestigio. Poltrona Frau è Made in Italy.

Claudia Cardiano, Team Mohd

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